mercoledì 23 maggio 2012

VOZA COLORA LA CIVICITA'?


Abbiamo letto che è in cantiere un'associazione delle liste civiche del Sindaco Italo Voza. Un progetto politico che intende proiettarsi anche anche oltre il Sele ed il Solofrone sia nelle prossime elezioni (per ora si parla solo delle regionali) sia per la composizione del nuovo consiglio provinciale. La cosa è già un segnale della trasformazione della natura della civicità (nata per risolvere problematiche locali) in qualcosa di diverso. Questo qualcosa comincia a dilenearsi quando il primo cittadino a più riprese esprime l'intenzione di aderire ad un progetto di rete di liste civiche ispirate da Pisapia e De Magistris (con uno dei quali sembra abbia anche colloquiato in tal senso). 
La cosa non avrebbe dato scandalo se a proporla fosse stato Marino con la sua vecchia amministrazione, che era fortemente caratterizzata da una componente di csx. Anzi era una naturale evoluzione di attività politica decennale. Ma Voza sa che la sua compagine consiliare è caratterizzate (almeno apparentemente, quando conviene diremmo noi) da una prevalenza di consiglieri di cdx? Ma la cosa diventa inesplicabile se pensiamo che in sede di formazione delle liste elettorali si pose il veto alle liste civiche Turati ed Arechi (perchè comunque caratterizzate politicamente). Veto che serviva a calmare i cattivi umori di chi era di provenienza politica diversa, ma che era nella stessa coalizione. Coalizione in più di un'occasione sbandierata come civica e che tale doveva rimanere.
 Oggi dalla stampa apprendo un altro nuovo capitolo della trasformazione "politica" della civicità capaccese. La scena è il Consorzio Farmaceutico Intercomunale nel quale da mesi si scontrano i Comuni di csx (Salerno, Eboli e con Marino Sindaco anche Capaccio) e quelli di cdx (Cava de' Tirreni e Scafati).
La ragione del contendere è la defenestrazione del presidente, espressione della vecchia governance (csx) che, come noto, è stata caratterizzata da clientelismi e sprechi che hanno determinato il grande deficit di bilancio. Il sindaco Voza, giustamente e legittimamente, chiede di avere due voti a disposizione, quante sono le farmacie comunale a Capaccio. Cosa che gli viene riconosciuta. Ma, poi, però invece che astenersi, da civico e da estraneo alle vicende sino ad allora consumatesi, si coalizza con Eboli e Salerno. Risultato: empasse! 6 voti contro 6 voti. Tutto rimandato. 
Ma a questo punto comincia a delinearsi una precisa strategia di Voza, che evidententemente non è ancorata alla sola Capaccio, ma si proietta nel futuro e verso ben altri altri obiettivi sovra-comunali. Progetti che lo vedono seguire quelli che da sempre è la sua connotazione politica, come in più casi ha esplicitato. Da uomo di sinistra, ma astuto e pragmatico, sfruttando trasformismi, opportunismi, interessi dei vari personaggi che lo sostengono, sta seguendo un ben preciso progetto politico. La civicità si dimostra essere ancora una volta una foglia di fico. 
Mi domando allora il cons. com. Roberto Ciuccio, che siede nel direttivo provinciale di un partito, cosa ne pensa di tutto ciò? Ed il cons. com. Francesco Sica, coordinatore locale del PDL? Mi domando, ancora, l'ass. prov. Antonio Fasolino, che è stato sponsor di questa civicità, cosa ne pensa? Mi domando Caldoro e Cirielli, ora, cosa ne pensano? 
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La foto è tratta dal sito di Stile TV.

1 commento:

  1. Il modello a cui si ispirano Pisapia e De Magistris potrebbe rientrare in questo schema:http://www.marcheschi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=331&Itemid=1
    Ciò che non mi convince della loro iniziativa è che un modo di aggirare la crisi dei partiti da parte di chi ha mangiato in quel piatto.
    Un modo di creare una pseuda civicita, non laica, non ideologica, ma invece ben connotata politicamente.

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